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Almanacco Perpetuo
di Rutilio Benincasa Cosentino
Illustrato e diviso in cinque parti da
Ottavio Beltrano
di Terranova di Calabria Citra
Opera molto necessaria e dilettevole, come anco di gran giovamento,
et utile a ciascheduno, e particolarmente
Ad Astrologi, Fisionomici, Medici, Fisici, Chirurgi, Barbieri, Distillatori, Alchimisti, Agricoltori, Pittori, Nocchieri, Viandanti, Mastri di Campo, Sargenti Maggiori, Aiutanti,
e qualunque altra persona curiosa.
Il famoso Almanacco Perpetuo di Rutilio Benincasa è un testo vastissimo e sorprendente per l’enorme quantità delle nozioni che ci trasmette: si tratta di una vera e propria “summa” delle conoscenze scientifiche e delle credenze popolari del Cinquecento.
Non è facile, in poche righe, dare un’idea sintetica del suo contenuto; vi troviamo infatti gli argomenti più disparati, come ad esempio:
Ø le tavole per calcolare le fasi lunari e tutte le configurazioni della luna in perpetuo con i loro effetti sul tempo atmosferico,
Ø le previsioni astrologiche annuali che si rinnovano ogni 28 anni secondo il ciclo solare,
Ø le tavole sulla struttura del calendario e sulle feste mobili,
Ø la cronologia di tutti gli avvenimenti storici più rilevanti dalla creazione del mondo (!),
Ø un trattato di fisiognomica,
Ø nozioni di anatomia e di astrologia medica,
Ø l’influsso degli astri sull’agricoltura,
Ø nozioni di geografia e cosmografia,
Ø un trattato sull’arte della navigazione e sull’orientamento,
Ø nozioni di aritmetica e di geometria con le loro applicazioni ai più svariati campi delle attività umane (dall’aritmetica mercantile all’arte militare),
Ø e molto altro ancora…
La prima edizione del libro fu stampata a Napoli nel 1593, solo undici anni dopo la riforma del calendario voluta da Papa Gregorio XIII. Nei secoli successivi l’opera ebbe numerose edizioni, con aggiunte ed interventi di vari studiosi, che ne ampliarono considerevolmente il contenuto. L’intervento più consistente fu quello di Ottavio Beltrano che, verso la metà del Seicento, ridistribuì in cinque parti la materia trattata, aggiornò le numerose tavole e le effemeridi calcolate dal Benincasa, ed aggiunse intere sezioni di proprio pugno, quasi raddoppiando il contenuto dell’opera originale.
Successivamente, fu sempre questa edizione “corretta e migliorata” dal Beltrano ad essere ristampata, subendo ulteriori “aggiornamenti” e modifiche che, purtroppo, non sempre rispettarono la volontà originale dell’autore e del suo più autorevole revisore. Fino alla fine del Settecento, infatti, il testo si mantenne sostanzialmente inalterato rispetto alla revisione del Beltrano (fatta eccezione ovviamente per l’aggiornamento degli anni nelle effemeridi) ma, a partire dall’Ottocento, assistiamo ad edizioni sempre meno fedeli, con frequenti omissioni - anche di interi capitoli - numerosissimi errori di stampa, alterazioni dei disegni e delle tavole che le rendono inutilizzabili. Per non parlare poi delle (pochissime) edizioni pubblicate nel Novecento: valga per tutti l’esempio di un’edizione apparsa agli inizi degli anni ’90 in cui si vuole spacciare come “Almanacco Perpetuo di Rutilio Benincasa” un libretto di poco più di cento pagine, ovvero nemmeno un sesto dell’opera originale!
Al fine di rendere disponibile a tutti gli studiosi e a “qualunque altra persona curiosa” (come recita il sottotitolo) un’opera così famosa quanto irreperibile nella sua integralità, pubblichiamo su questo sito per la prima volta la versione completa dell’Almanacco Perpetuo di Rutilio Benincasa, scansionata accuratamente pagina dopo pagina dalla più antica edizione in nostro possesso: si tratta dell’edizione curata dal Beltrano e stampata a Venezia nel 1754 presso la stamperia Remondini. È possibile scaricare il libro in un unico file in formato pdf (leggibile con Acrobat Reader). In un file a parte sono scaricabili le tavole del Lotto aggiunte alle edizioni ottocentesche, che naturalmente non fanno parte del testo originale.
Benché esente dai numerosi tagli ed omissioni delle edizioni ottocentesche e, peggio ancora, novecentesche, la presente versione non è tuttavia immune da errori e refusi di stampa (soprattutto nelle tavole numeriche) che evidentemente si sono accumulati in più di un secolo di edizioni a partire dalla originale revisione del Beltrano apparsa nella prima metà del Seicento. Allo scopo di correggere per quanto possibile gli errori e di fornire l’interpretazione più plausibile, a nostro giudizio, dei punti più oscuri del testo, intendiamo aggiungere, in una sezione specifica, dei commenti analitici ai vari capitoli dell’opera: si tratta di una sezione in notevole espansione che, come è comprensibile, richiede tempo e molta pazienza. Per questo, ogni contributo o segnalazione di errori che vorrete inviarci è fin da ora assolutamente bene accetta.
Un ultimo appello ci sta particolarmente a cuore: sarebbe ovviamente di fondamentale importanza, al fine di correggere gli errori e restituire all’opera la sua veste originale, poter consultare le edizioni antecedenti a quella del 1754 in nostro possesso (e soprattutto quella originale del 1593, senza la revisione del Beltrano). Se qualche lettore volenteroso fosse in grado di darci delle segnalazioni a proposito di queste prime edizioni, in suo possesso o conservate presso biblioteche, gliene saremmo immensamente grati!
Scarica L'Almanacco Perpetuo del 1754 (PDF, 139 Mb)