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PREPARAZIONE |
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1 |
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Il Caos iniziale, la Prima
Materia, l'Unità del Tutto, l'origine, l'inizio indistinto che
comprende le potenzialità di ogni sviluppo o generazione, l'entrata
nel Labirinto. |
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2 |
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L'Alchimista che intraprende
l'Opera: guidato dalla luce della Saggezza segue fedelmente i passi
della Natura. |
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3 |
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La scoperta della Materia Prima,
simboleggiata dal "Drago che si morde la coda": la sua Estrazione e la
sua Preparazione.
Una volta "estratto dalla sua miniera"
il Solfuro d'Antimonio o
Stibina, simbolo della Materia Prima, deve essere sottoposto ad
una Preparazione che consiste in un'Assazione preliminare: va polverizzato in un mortaio,
esposto a fuoco lento e setacciato, imbibito di "rugiada". Queste
operazioni hanno lo scopo di liberare il Solfuro dalla sua ganga
silicea e di ossidarlo parzialmente, fino a che acquisti una
colorazione brunastra. In questo modo, la Materia Prima è resa atta
a ricevere lo Spirito, sotto l'aspetto del Fuoco Segreto o Sale
Doppio. |
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4 |
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L'acquisizione dei due Sali o
Fondenti filosofici che costituiscono il Fuoco Segreto
o Sale Doppio. Questa sostanza, chiamata anche Dissolvente,
è il supporto materiale dello Spirito, è il Mediatore Salino
indispensabile per innescare il processo.
I suoi
due componenti sono: 1. il Salnitro (nitrato di potassio),
isomero del Nitro celeste contenuto nella "rugiada", 2. il
Tartaro (bitartrato di potassio).
1. Il Salnitro si ottiene dalla
distillazione della "rugiada", precedentemente esposta ai raggi
cosmici, filtrata e preparata. E' un sale volatile che,
inizialmente, appare "bianco come neve cristallizzata" e,
continuandone l'estrazione, assume una tinta "rosata" (da cui il
termine "rugiada").
2. Il Tartaro, chiamato anche
Vulcano Lunatico, è ottenuto indirettamente dal
lavoro sulla "rugiada" ed è estratto dal deposito della feccia del
vino che rimane nel fondo delle botti ("botti di quercia" specifica
la Tradizione). |
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PRIMA OPERA |
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Comincia ora la Prima
Opera. Tre sono gli "attori" che vanno posti nel crogiolo:
1. Innanzitutto la
Materia Prima, precedentemente preparata, che qualifichiamo come
Passiva (è chiamata "Aries" da Filalete), in quanto
rappresenta il principio Mercurio che subirà l'azione del principio
attivo o Zolfo. E' simboleggiata dal Drago. La sua proporzione è
doppia rispetto a quella del secondo "attore".
Materialmente questa
sostanza viene spesso identificata con un minerale: la Stibina o
Solfuro d'Antimonio (ma è chiaro che non bisogna intendere
questi termini "alla lettera"). |
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2. Il
secondo "attore" della Prima Opera, simboleggiato da un guerriero armato di
spada o di lancia intento a trafiggere il drago, è la Materia Prima Attiva
(chiamata "Ares" da Filalete), in quanto rappresenta il principio Zolfo (l'Acciaio
Magico) che dovrà agire sulla Materia Prima Passiva. Essendo più energico di
quest'ultima, la sua proporzione sarà della metà.
Materialmente questa sostanza viene identificata con un metallo, il
Ferro. |
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3. Il terzo "attore" della Prima Opera è
l'indispensabile Mediatore Salino (il Principio Sale) che permette la
reazione dei primi due componenti, ovvero il Fuoco Segreto, composto dai
due Sali o Fondenti Filosofici che vanno aggiunti nel crogiolo in
frazioni successive.
La proporzione del Fuoco Segreto è di un
quindicesimo rispetto a quella della Materia Prima Attiva (o meglio,
un quindicesimo di Nitro ma metà del peso totale dei componenti di Tartaro). In sintesi, le
proporzioni dei tre "attori" sono:
Principio Mercurio 2 - Principio
Zolfo 1 - Principio Sale 1/15. |
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Grazie al Mediatore Salino, le due Materie (Passiva e Attiva)
entrano in reazione. E' questa la Lotta delle Due Nature o
Congiunzione della Prima Opera, rappresentata spesso dalla lotta
tra due animali (un cane e una cagna, due draghi, ecc.). In questa
Congiunzione si realizza il Primo Nero o Putrefazione
della Prima Opera: è la prima "unione dei contrari". |
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Alla
termine della Congiunzione delle Due Nature, la sostanza liquida viene colata
("liquazione") e lasciata raffreddare; si solidifica così in un lingotto sul
quale si effettua la Separazione, rappresentata da un energico "colpo di
martello" che separa la parte "regolina", pura, del lingotto dal residuo, o
Caput Mortuum.
Materialmente, la reazione che si è compiuta viene indicata come
"preparazione del regolo marziale stellato d'antimonio": il solfuro
d'antimonio, reagendo col ferro, ha ceduto il suo zolfo a quest'ultimo,
trasformandosi in antimonio puro (detto "regolo" nell'antica
terminologia chimica); il ferro, unendosi allo zolfo, si è
trasformato in solfuro di ferro (caput mortuum), ovvero il metallo è
"retrogradato" alla sua originaria natura minerale (pirite). |
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Il Caput Mortuum, dopo la Separazione, si
presenta come terra nera e "diseredata" che bisogna ben guardarsi dal gettare
via.
Materialmente queste scorie sono
composte da solfuro di ferro (il metallo "retrogradato" a minerale)
e da carbonato di potassio.
Le scorie vengono sottoposte a
deliquescenza all'aria umida della notte e si ossidano
progressivamente. Quindi, per lisciviazione, si ottiene da queste
scorie un Terzo Sale, fondamentale per la Terza Opera: si
tratta del Sale Armoniaco o Sale d'Armonia (è il
principio Corpo, che andrà a costituire uno dei componenti dell'uovo
filosofale; talvolta è chiamato anche Zolfo Bianco). |
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Sempre dal Caput Mortuum, dopo la deliquescenza e
l'ossidazione, si ottiene, per calcinazione o arrostimento progressivo, una
sostanza rugginosa e grassa, simile al fango: è la Terra Adamica o Rossa
(detta anche Cenere del Caput Mortuum).
Questa Terra preziosa contiene in
potenza lo Zolfo (Rosso) che sarà da essa estratto durante le
Sublimazioni della Seconda Opera. |
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Il Regolo che è stato separato dal Caput Mortuum
col "colpo di martello" costituisce il Mercurio Comune o Mercurio
Bianco o Dissolvente (si noti che quest'ultimo termine era prima
usato per designare il Fuoco Segreto), simboleggiato dalla Vergine Bianca e
chiamato anche "Pietra Astrale": è il Principio Femminile, Volatile.
Spesso il Mercurio Comune è designato come Acqua dei Filosofi, Acqua
Celeste, Acqua Benedetta, limpida e pura, che sgorga dalla roccia o anche
come Acqua Pontica o Aceto Acerrimo, per sottolineare il suo potere dissolvente.
Materialmente questa sostanza è
antimonio puro, privato dello zolfo che è stato ceduto al ferro. |
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Il Mercurio comune deve subire la Purificazione
per trasformarsi in Regolo Stellato: una parte di Regolo viene unita con 1/15 di
Fuoco Segreto che lo purifica. Questo processo viene reiterato per tre volte
(simboleggiate dai tre chiodi della crocifissione); così il Regolo si impregna
di Spirito Astrale mentre il Fuoco Segreto assume una colorazione verde,
trasformandosi in Vitriol.
Al termine della purificazione, sul
Regolo appare la Stella, il segno tanto atteso che attesta la
purezza e la perfetta preparazione canonica del Mercurio: abbiamo
ottenuto il Mercurio Comune Stellato (Mercurio Bianco
Stellato, Dissolvente).
La luce è scaturita dalle tenebre e ha
trionfato. |
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Il Fuoco Segreto che ha agito nella Purificazione
del Mercurio Comune si è trasformato, assumendo una bella colorazione verde,
simbolo della vita universale: è il Vitriol, Leone Verde o
Smeraldo dei Saggi (chiamato anche Graal Vetriolico), veicolo vetrificato
del fluido cosmico.
Il ruolo del Vitriol sarà fondamentale
nella Seconda Opera. |
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SECONDA OPERA |
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Comincia ora la Seconda Opera che ha per scopo
quello di manifestare lo Zolfo Filosofico, embrione della futura Pietra
Filosofale.
I tre "attori" della Seconda Opera
sono così disposti in un vaso per la sublimazione:
1. In fondo la Terra Adamica o
Rossa, che dovrà cedere lo Zolfo contenuto in essa al bagno di
Mercurio sovrastante.
2. Al di sopra della Terra Adamica si
disporrà il Mercurio Comune Stellato o Dissolvente che, sotto
forma di Bagno o Acqua Mercuriale (Specchio dell'Arte)
che sommerge la Terra, rappresenta il Magnete che attirerà a
sé lo Zolfo.
3. In superficie si disporrà il
Vitriol o Leone Verde, che costituisce la "rete" che
permetterà di "pescare" l'embrione.
Le proporzioni dei tre "attori" sono
nell'ordine: Terra (Zolfo) 1 - Mercurio 2 - Vitriol 1/15. |
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Dopo aver disposto correttamente i tre "attori"
della Seconda Opera cominciano le lunghe Sublimazioni o Aquile,
che dovranno essere ripetute da sette a nove volte.
Lo scopo delle Sublimazioni è quello
di estrarre lo Zolfo Filosofico dalla Terra Rossa e di unirlo
intimamente al Mercurio Comune. Il processo consiste in una serie
ripetuta di imbibizioni e disseccamenti, simboleggiati dal
combattimento del Fisso o Remora (= lo Zolfo Filosofico
contenuto nella Terra Adamica) con il Volatile o Salamandra
(= il Mercurio Comune) (o dal combattimento del Leone-Zolfo con
l'Aquila-Mercurio). Ricordandosi che il "secco beve avidamente
l'umido" bisogna evitare di sommergere la Terra con un bagno
eccessivo di Mercurio.
Man mano che le Sublimazioni
progrediscono, verso la quarta o quinta Aquila, si assiste al
Bagno degli Astri: alla superficie del Bagno Mercuriale si
formano delle Granulazioni, prima argentate (Luna), poi
dorate (Sole). Parallelamente la Materia si sbianca progressivamente
(sbiancamento del "Lattone"). Ad ogni disseccamento si verifica
l'apparizione di fiori bianchi sulla superficie (che rappresentano
lo Zolfo Filosofico in formazione) e ad ogni imbibizione si
manifesta l'apparizione della Stella (simbolo del Mercurio Comune). |
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Proseguendo le Sublimazioni, "il Leone Verde (Vitriol)
va a cedere il suo Sangue al Leone Rosso", ovvero, dai fiori bianchi, si
forma lo Zolfo Filosofico (Rosso) o Oro Filosofico: è il Principio
Maschile, Fisso.
Questo Zolfo Filosofico è stato
estratto dalla Terra Adamica grazie all'azione attrattiva del
Mercurio Comune Dissolvente (inteso come "Magnete") ed ora sta
emergendo alla superficie: tale operazione è anche chiamata
Reincrudazione dell'Oro o Terra Adamica, nel senso che
rappresenta il "ringiovanimento" del Principio Zolfo contenuto nella
Terra, l'ottenimento dello Zolfo nel suo stato di purezza
originaria. |
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Alla superficie del Mare Filosofico (= il Bagno di
Mercurio Comune) si è formata l'Isola di Delo (dove nascono Apollo e
Diana). Questa sostanza, chiamata Echineis, Ichtus o Remora,
è lo stesso Zolfo Filosofico ormai unito indissolubilmente col Mercurio Comune
in una sostanza ermafrodita, che costituisce l'Embrione metallico, il
germe della futura Pietra Filosofale.
Come un "pesce", questo embrione viene
"pescato", cioè intrappolato, dalla rete a maglie intrecciate
formata in superficie dal Vitriol. |
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L'embrione che abbiamo ottenuto è il Rebis,
la sostanza doppia o androgina, chiamata con moltissimi nomi:
1. se consideriamo il suo aspetto
"fisso" è Zolfo Filosofico, Piccolo Re, Remora,
Embrione o Infante Regale.
2. se consideriamo il fenomeno dal
punto di vista del Mercurio, possiamo dire che il Mercurio Comune
(Femminile), sublimato al massimo grado dalle Aquile, si è unito
indissolubilmente con lo Zolfo (Maschile), diventando una sostanza
doppia o ermafrodita, un Mercurio "animato" o anche "fissato" dallo
Zolfo, che è chiamato Mercurio Filosofico, Mercurio Doppio
o Secondo Mercurio.
La generazione del Rebis o
Mercurio Filosofico costituisce la Congiunzione della
Seconda Opera (la Congiunzione al Bianco) ed è chiamata anche
incesto filosofale in quanto il Mercurio Comune, come madre che
ha generato lo Zolfo (figlio) estraendolo dalla Terra Adamica, si è
poi congiunto al suo stesso figlio (Zolfo Filosofico).
L'Embrione o Rebis si
presenta sotto la forma di una piccola pietra bianca su una
superficie, nera sull'altra e violetta all'interno (il colore
violetto indica l'unione dello Zolfo rosso con il Mercurio blu).
Questa pietra va poi confortata al fuoco, fissata, e assume
l'aspetto di una piccola lente biconvessa paragonabile ad un
"bottone di ritorno" metallurgico. In questo aspetto è chiamata
anche, da alcuni autori, Zolfo Incombustibile o Pietra del Primo Ordine
(altri autori riservano questo nome alla sostanza ottenuta dalla
Grande Cottura della Terza Opera). |
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TERZA OPERA |
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La Terza Opera, che ha qui il suo inizio, consiste
essenzialmente in una Grande Cottura dell'Embrione o Rebis
all'interno dell'Uovo Filosofale, in cui questo "germe" sarà "covato"
fino a giungere alla sua perfetta maturità e a dare origine alla Pietra
Filosofale.
L'Uovo Filosofale, il cui guscio
minerale salino si forma naturalmente in via secca, viene posto
all'interno dell'Athanor e riempito con i suoi tre componenti:
1. l'Embrione o Rebis (o
Zolfo Filosofico) ottenuto al termine della Seconda Opera,
che ha la funzione di Principio Maschile (è chiamato anche Zolfo
Rosso);
2. l'indispensabile Mercurio Comune
o Dissolvente che svolge la funzione di Principio
Femminile (verrà chiamato anche Zolfo Bianco, intendendo con
questo termine la parte di Mercurio che si fisserà
progressivamente nella Cottura);
3. il Sale d'Armonia o Sale
Armoniaco ottenuto dalla lisciviazione del Caput Mortuum al
termine della Prima Opera, che, come Mediatore, permette la reazione
e la congiunzione tra i primi due componenti (non è chiaro se
questo Sale costituisca l'Uovo stesso, cioè il suo "guscio", il
"Vetro" del "vaso di natura" - come sembrerebbe dai principali
autori - oppure, come affermano altri, "i due (?) sali che lo
compongono costituiscano il "bianco" e il "giallo" dell'Uovo"; in
ogni caso sembra che questo Sale rappresenti anche il Principio
Corpo, con il quale l'Embrione si unirà indissolubilmente e,
in questo ultimo senso, può talvolta ricevere anche lui
l'appellativo di Zolfo Bianco);*
*
[Questa ripartizione delle funzioni tra i tre componenti segue gli autori più accreditati ma, da un altro punto di
vista, si potrebbe anche intendere: l'Embrione o Zolfo Rosso come Principio
Maschile, il Sale Armoniaco nel senso di Zolfo Bianco come Principio Femminile
e il Mercurio Comune o Dissolvente come Mediatore che permette la congiunzione tra
i primi due, sebbene questa interpretazione appaia più forzata. La
contraddizione tra le due versioni è dovuta alla grande ambiguità
del termine "Zolfo Bianco" nella sua duplice accezione di Principio
Femminile e/o di Principio Corpo.]
La Grande Cottura dell'Uovo
Filosofale all'interno dell'Athanor attraversa Sette Regimi in
cui la temperatura viene innalzata progressivamente, corrispondenti a sette colorazioni che assume il
contenuto del Vaso e a sette frequenze musicali o "sibili" emesse
dall'Uovo stesso.
Il Primo Regime è il Regime
di Mercurio, in cui viene formato il Compost, cioè la
mescolanza dei tre componenti sopraccitati, e comincia la loro fase
di dissoluzione (fase Solve). |
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Il Secondo Regime è il
Regime di Saturno in cui i componenti sono dissolti totalmente
dal Mercurio Comune e il Compost raggiunge la completa Putrefazione,
segnalata dall'odore fetido che emana dal Vaso.
E' in questo Regime che un nuovo
concepimento si verifica in fondo al Vaso, cioè i principi Maschile
e Femminile (Zolfo Rosso e Zolfo Bianco), dopo aver lottato tra di
loro, "muoiono" insieme e si uniscono nella Congiunzione
della Terza Opera. |
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Il Regime di Saturno
rappresenta la Fase al Nero della Terza Opera o Nigredo,
simboleggiata dal Teschio o dal Corvo (Testa di Corvo). |
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Il Terzo Regime è il Regime di Giove,
chiamato anche Sublimazione: attraverso imbibizioni o "lavaggi" successivi da
parte del Latte di Vergine (un altro nome del Mercurio Comune o
Dissolvente che ha qui un potere sbiancante), il Rebis (Zolfo Rosso + Zolfo Bianco) comincia
progressivamente a perdere il suo colore nero e assume un colore Grigio
cenere.
Gli autori affermano qui che il Rebis
o Infante Filosofico viene nutrito con l'alimento latteo (il
Latte di Vergine). |
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Il Quarto Regime è il Regime
della Luna in cui, con l'innalzamento di temperatura,
comincia la fase di coagulazione (fase Coagula): grazie alle abluzioni operate dal Latte di
Vergine, seguite da progressivi disseccamenti o coagulazioni, il Rebis
si sbianca sempre di più e si solidifica in una sostanza che
raggiunge il colore Bianco perfetto.
E' il simbolo
della resurrezione dello spirito. |
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Il Regime della Luna rappresenta la Fase
al Bianco della Terza Opera o Albedo, simboleggiata dalla bianca
Colomba.
E' possibile, volendo, interrompere
qui il processo della Grande Cottura, passando subito alla
Moltiplicazione e alla Fermentazione finale, perchè la sostanza che
si è ottenuta sarà già in grado di esercitare un potere
trasmutatorio, benché minore rispetto a quello della Pietra che si
otterrà nell'ultimo Regime.
Tramite un'opportuna Fissazione,
infatti, è
possibile trasformare questa sostanza bianca in Elisir Bianco,
chiamato anche Pietra Bianca del Secondo Ordine, il quale,
opportunamente Moltiplicato e Fermentato, avrà il potere di
trasmutare i metalli in Argento (altri autori chiamano questa
sostanza fissata Zolfo Bianco Incombustibile e la intendono
come Pietra Bianca del Primo Ordine). |
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Il Quinto Regime è il Regime di Venere
in cui il Rebis, innalzandosi la temperatura, assume un colore Verde.
Questa fase è detta anche Fase
Vegetativa in quanto la colorazione verde dimostra che la Pietra
ha in sé un potere vegetativo, germinativo, che la induce a crescere
e ad aumentare. Gli autori affermano che qui "l'albero filosofico
germoglia, ricoprendosi di foglie e ramificazioni". |
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Il Sesto Regime è il Regime di Marte
in cui, ad una temperatura più elevata, il Rebis subisce successive imbibizioni
da parte dell'Alimento Carnoso (un altro nome del Mercurio Filosofico
o Secondo Mercurio, in quanto unito allo Zolfo, che ha perciò un
potere arrossante) seguite da progressivi disseccamenti o coagulazioni che lo
portano ad assumere un colore Giallo sempre più intenso.
Gli autori affermano qui che il Rebis
o Infante Filosofico ormai cresciuto, che prima era nutrito con il
latte (il Mercurio Comune o Primo Mercurio), va ora nutrito con la
carne (il Mercurio Filosofico o Secondo Mercurio).
Questa fase è chiamata anche Fase
al Giallo o Citrinitas. |
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Il Settimo Regime è il
Regime del Sole: la temperatura ha raggiunto il massimo grado e,
grazie alle imbibizioni operate dall'Alimento Carnoso e alla
coagulazione ormai perfetta che ne segue, il Rebis va sempre più
arrossandosi fino a solidificarsi, o meglio vetrificarsi, in una
sostanza dal perfetto colore Rosso.
Alla resurrezione della Fase al Bianco
è seguita la perfetta Fissazione della Fase al Rosso: lo spirito è
"ritornato alla terra", è tornato a congiungersi con un corpo ormai
perfetto, raggiungendo una completa Individuazione. |
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Il Regime del Sole, l'ultimo dei sette,
rappresenta la Fase al Rosso o Rubedo della Terza Opera,
simboleggiata dalla rossa Aquila bicefala.
Tramite un'ulteriore Fissazione questa
sostanza rossa viene trasformata in Elisir Rosso, chiamato
anche Pietra Rossa del Secondo Ordine, il quale,
opportunamente Moltiplicato e Fermentato, avrà il potere di
trasmutare i metalli in Oro (altri autori chiamano questa
sostanza fissata Zolfo Rosso Incombustibile e la intendono
come Pietra Rossa del Primo Ordine). |
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30 |
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La Pietra Bianca, ottenuta
nell'Albedo, e la Pietra Rossa, ottenuta nella Rubedo, non sono
ancora perfette in quanto non hanno ancora il potere di trasmutare i
metalli rispettivamente in Argento e in Oro. Per questo bisogna
sottoporre queste sostanze a delle Moltiplicazioni che permettono alla
Pietra di aumentare in quantità (peso e volume) e in qualità (energia).
In pratica si tratta di ridissolvere
la Pietra in un'opportuna quantità di Mercurio Dissolvente (da
intendersi però come Secondo Mercurio o Mercurio Filosofico)
facendole ripercorrere, sempre più brevemente, l'intera successione
dei Sette Regimi di Cottura (questo se vogliamo moltiplicare la
Pietra Rossa; per la Pietra Bianca vengono ripetuti i primi quattro
Regimi).
L'Elisir Bianco o Rosso, così
moltiplicato, si trasforma in Medicina Universale o Pietra
Filosofale (Bianca o Rossa), chiamata anche Pietra del Terzo
Ordine*.
*
[Facciamo notare che qui ci può essere
uno "slittamento" delle denominazioni: gli autori che
denominano la sostanza fissata ottenuta dal Regime della Luna e dal
Regime del Sole come Pietra del Primo Ordine parleranno allora di
due Moltiplicazioni successive. La Prima Moltiplicazione
trasformerà lo Zolfo Incombustibile in Elisir o Pietra
del Secondo Ordine; la Seconda Moltiplicazione trasformerà questo
Elisir in Medicina Universale o Pietra del Terzo Ordine.] |
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La Medicina Universale o Pietra
Filosofale (Bianca o Rossa) è la Pietra del Terzo Ordine,
ottenuta dalle Moltiplicazioni. E' chiamata anche Tintura Bianca o
Tintura Rossa. Il suo simbolo è la Fenice, che rinasce dalle proprie
ceneri (cioè dalla propria dissoluzione) al termine di ogni Moltiplicazione.
Perchè abbia potere trasmutatorio
questa Pietra deve essere "orientata" verso la produzione di Argento
o di Oro. Questo "orientamento" della Pietra è la Fermentazione.
Essa consiste in pratica nel fondere la Pietra Filosofale Bianca con
una piccola quantità di Argento o la Pietra Filosofale Rossa con una
piccola quantità di Oro. |
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Ciò che si ottiene dalla Fermentazione è la
Polvere di Proiezione (Bianca o Rossa), che ha
finalmente il potere di trasmutare i metalli.
L'operazione di trasmutazione è
chiamata Proiezione: essa consiste nel gettare una piccola
quantità di Polvere di Proiezione (racchiusa, per proteggerla, in un
poco di cera) su del metallo in fusione. Istantaneamente, la
Polvere di Proiezione Bianca trasmuterà il metallo in Argento;
la Polvere di Proiezione Rossa trasmuterà il metallo in
Oro.
L'Opera è compiuta.
Oltre alla trasmutazione sono però
possibili altri utilizzi della Pietra Filosofale:
1. Opportunamente dissolta in alcool,
la Pietra diventerà Oro Potabile o Medicina Universale
propriamente detta: un farmaco che permetterà di guarire ogni
malattia fisica e di assicurare la longevità.
2. Oppure, tramite una serie di
Moltiplicazioni ripetute, spinte fino all'estremo limite, sarà
possibile trasformare la Pietra in Luce Inestinguibile, quasi
una forma di pura energia radiante che testimonia il trionfo
assoluto della Luce e l'avvenuta conquista da parte dell'Alchimista
della dimensione trascendente. |
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